All'inizio dell'interrogatorio del consigliere di Palazzo Chigi Filippo Vannoni il pm di Napoli Henry John Woodcock lo invitò "a guardare dalla finestra il carcere di Poggioreale, chiedendogli se volesse fare una vacanza".

Lo scrive il Pg della Cassazione Mario Fresa nell'integrazione delle accuse al pubblico ministero nell'ambito del processo disciplinare davanti al Csm, facendo riferimento a un episodio avvenuto il 21 dicembre 2016.

Woodcock, scrive ancora Fresa, mostrò anche a Vannoni "dei fili che gli disse essere microspie, facendogli percepire, senza che ciò corrispondesse al vero, di essere intercettato".

Inoltre, con la collega Celestina Carrano avrebbe lasciato mano libera a ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, permettendo a tutti loro di "svolgere in maniera confusa e contemporaneamente, una molteplicità di domande" e di invitare Vannoni a "confessare".

Al termine dell'interrogatorio, Vannoni raccontò di essersi sentito "sconvolto, frastornato e scioccato".

L'ex procuratore di Torino Marcello Maddalena, difensore di Woodcock, ha risposto sottolineando che Vannoni non è "affidabile né credibile".

(Unioneonline/F)

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