Clamorosa conclusione del processo per l'Operazione "Stranamore", l'indagine condotta dai Carabinieri su decine di matrimoni finti, organizzati per regolarizzare extracomunitari in violazione delle norme che regolano l'immigrazione.

Il collegio del Tribunale di Sassari, presieduto dal magistrato Sergio De Luca, ha dichiarato estinti per prescrizione tutti i reati contestati a dodici persone (difese dagli avvocati Danilo Mattana e Claudio Montalto) che avrebbero messo in piedi la filiera dei matrimoni fittizi.

Nel capo d'imputazione si parla di organizzazione dei finti matrimoni dietro compenso, per favorire l'ingresso e la permanenza in Italia di nordafricani e russi. I reati sarebbero stati commessi ad Alghero tra il 2005 e il 2007, stando alla ricostruzione della Procura.

Cadono tutte le accuse per le sorelle Paola e Patrizia Porcu, per la marocchina Latifa Naji, per Rosanna Silanos, di Uri, e tra gli altri, per Felice Pasquale Caria, che avrebbe organizzato il matrimonio fittizio tra un algherese e una russa. Stando al fascicolo dei Carabinieri, per le unioni fittizie sarebbero stati "utilizzati" tossicodipendenti.

Gli investigatori scrivono anche che in Italia, all'epoca dei fatti contestati, venivano organizzati almeno 3mila matrimoni combinati per favorire l'ingresso e la permanenza di cittadini stranieri.
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