È stato arrestato, con un provvedimento di custodia cautelare in carcere G.C., sassarese, classe 1983, a cui è stato contestato il reato di incendio.

La misura è scattata a seguito delle indagini partite dopo l'incendio di un'autovettura - avvenuto lo scorso aprile nella zona del Monte Rosello - che solo per poco e grazie all'intervento dei vigili del fuoco non si era propagato ad altre autovetture parcheggiate nelle vicinanze.

I carabinieri di Sassari avevano trovato vicino all'auto incendiata alcuni oggetti persi da chi le fiamme le aveva presumibilmente appiccate.

Oggetti poi rivelatisi determinanti ai fini delle indagini.

Inoltre, durante alcune perquisizioni, erano stati rinvenuti nell’abitazione di un uomo finito nel mirino dei militari alcuni ritagli di carta che, minuziosamente riuniti in un unico "collage", avevano rivelato alcuni nomi e numeri di targa di autovetture scritti a penna, che corrispondevano perfettamente con quelli dell'autovettura incendiata e delle altre parcheggiate nelle vicinanze.

In seguito, le analisi condotte dal Ris di Cagliari sugli oggetti sequestrati hanno consentito di individuare un profilo genetico corrispondente a quello del 35enne e a collocare quindi quest’ultimo con certezza sulla scena del delitto.

Così, la Procura della Repubblica di Sassari ha formalizzato per lui la richiesta di custodia cautelare in carcere.

(Unioneonline/m.c.)
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