Monitora e registra i dati di navigazione degli utenti anche fuori dalla piattaforma: questa l'accusa per la quale Facebook è stato condannato in Belgio, in merito alla violazione della privacy.

Attraverso cookie e plug-in - come i tasti "mi piace" e "condividi" - il social network, secondo le autorità belghe, raccoglie informazioni sulle persone anche mentre queste visitano altri siti. Inoltre non avrebbe informato a sufficienza gli utenti.

La decisione del tribunale di Bruxelles stabilisce ora che Facebook distrugga tutti i dati raccolti illegalmente, in caso contrario verrà sanzionato per 250mila euro al giorno, per un importo massimo di 100 milioni di euro.

Da Palo Alto la risposta, nelle parole di Richard Allan, il direttore degli affari pubblici per l'Europa: "Informiamo chiaramente gli utenti finali, e concediamo il diritto di rifiutare che i loro dati siano raccolti su siti e app di Facebook per scopi pubblicitari".

E gli avvocati di Mark Zuckerberg hanno già annunciato il ricorso in appello.

(Unioneonline/s.s.)
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