Il figlio del governatore della Campania Vincenzo De Luca, Roberto, si è dimesso dalla carica di assessore al Bilancio e alle attività produttive del Comune di Salerno, rimettendo nelle mani del sindaco Vincenzo Napoli le sue deleghe.

Lo ha annunciato lui stesso prendendo la parola durante un convegno nella sua città.

Roberto De Luca è indagato per corruzione dalla procura di Napoli, dopo la pubblicazione di un'inchiesta su presunti casi di mazzette nella gestione degli appalti per i rifiuti in Campania.

"Ho ricevuto attestati di stima e solidarietà, anche da tanti avversari politici, dopo la vicenda oscura in cui sono stato coinvolto", ha affermato dal palco del Grand Hotel Salerno durante la presentazione dei candidati del Pd alle elezioni politiche del 4 marzo.

"È chiaro a tutti che è stata messa in piedi una provocazione vergognosa. Non entro nel merito di un'indagine in corso ma non intendo offrire alibi a nessuno, né pretesti per operazioni di aggressione politica. Quindi rimetto il mio mandato di assessore al Comune di Salerno per tutelare il mio partito, l'istituzione che rappresento e la mia famiglia. È un atto doveroso per consentire il migliore prosieguo della campagna elettorale", ha poi concluso.

CRONISTA AGGREDITA - Intanto Gaia Bozza, cronista di Fanpage (sito da cui è partita l'inchiesta che ha sollevato lo scandalo in Campania), è stata allontanata dall'evento del Pd che si è tenuto oggi a Salerno, alla presenza del governatore Vincenzo De Luca e dei figli Piero, candidato alle politiche, e Roberto, che si è dimesso dal suo incarico di assessore al comune di Salerno.

Proprio Roberto ha deliberatamente ignorato le domande della giornalista, stando a quanto riferisce la Bozza. E alcuni presenti l'avrebbero insultata. Fan page definisce l'episodio "un'infame aggressione".

Alla giornalista è giunta la solidarietà di Luigi Di Maio: "Sono nati comunisti e moriranno squadristi", ha scritto il pentastellato sul suo profilo Twitter.

(Unioneonline/F-L)

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