Rosangela Almeida dos Santos avrebbe cercato per giorni, invano, di uscire dalla tomba in cui era stata sepolta viva.

Almeno ne sono convinti i familiari.

La donna brasiliana, 37 anni, era stata dichiarata morta a fine gennaio nell'ospedale di Bahia dopo due arresti cardiaci e sepolta a Riachao das Neves, sua città natale.

A una decina di giorni dalla sepoltura sono state alcuni senza tetto che vivono nei pressi del cimitero a lanciare l'allarme, sostenendo che dalla tomba della donna provenissero urla e gemiti.

Così i familiari, 11 giorni dopo la sepoltura, hanno deciso di riaprire la bara, dove - così sostengono - hanno trovato le prove che Rosangela, ormai morta, aveva vissuto seppellita per diversi giorni, tentando in tutti i modi di liberarsi.

Ovvero sangue e ferite sulle mani, che dimostrano come la 37enne abbia "lottato per cercare di uscire"; alcuni chiodi spostati all'interno della bara; e, per finire, la donna era ancora calda, segno che era morta da poco.

Erano in centinaia attorno alla bara di Rosangela quando i familiari hanno deciso di aprirla.

La polizia ha aperto un'inchiesta.

(Unioneonline/L)
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