Un prelievo multiorgano su una bambina di 9 anni è stato effettuato all'ospedale San Martino di Oristano.

La bimba, residente in una paese della zona, è morta a causa di un arresto cardiaco improvviso e i familiari hanno deciso di donare gli organi: un gesto di estrema generosità che permetterà di salvare la vita ad altri quattro giovani pazienti.

Certificata la morte encefalica della piccola e raccolta la non opposizione alla donazione degli organi da parte della sua famiglia, il direttore del reparto di Anestesia e rianimazione Giorgio Piras e il Coordinatore locale dei trapianti Marco Obinu, coordinati dal Centro regionale trapianti di Cagliari, hanno avviato l'iter per il prelievo degli organi, eseguito dalla equipe degli ospedali di Bergamo (specializzata in trapianti pediatrici) e da quella dell'azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari in collaborazione con il personale del San Martino.

Sono stati prelevati più organi, compreso il fegato che, grazie alla tecnica dello 'split liver' (fegato diviso), sarà impiantato in due riceventi diversi.

Gli organi sono stati quindi trasportati nella penisola.

L'intervento ha avuto inizio alle 11 di ieri e si è concluso intorno alle 17.30.

Si tratta del primo prelievo di organi effettuato nella struttura sanitaria oristanese nel 2018.

"Ai familiari della bambina va tutta la nostra solidarietà e la nostra stima per aver saputo compiere questo gesto di enorme generosità in un momento di dolore. Ma un grazie - sostiene il direttore generale Mariano Meloni - va anche al Centro Regionale Trapianti e al personale del San Martino e naturalmente alle equipe di Bergamo e Cagliari, che si sono spesi per arrivare a questo importante risultato".
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