Non una persona, ma un'intera famiglia potrebbe nascondersi dietro lo pseudonimo di Erostrato, responsabile negli ultimi mesi di atti vandalici, false lettere all'antrace, incendi e caramelle con spilli confezionate in un sacchetto e lasciate ai bambini davanti all'asilo.

Sarebbero, stando a quanto spiega il Corriere della Sera, padre, madre e figlio a seminare il terrore e turbare la tranquillità degli abitanti di Cesiomaggiore, comune di neanche 4mila abitanti nel Bellunese.

A scrivere le deliranti lettere con dotte citazioni - colui che si firma Erostrato appunto - sarebbe il capofamiglia, 60 anni. Il figlio è invece sulla trentina.

I tre sono indagati e sono già stati sentiti dagli inquirenti, si dichiarano innocenti.

Gli indizi non mancano, a partire dai quattro pc e la scatola di spilli trovata a casa della famiglia, ma chi indaga è alla ricerca delle prove decisive.

Bisogna anche capire se moglie e figlio di Erostrato siano effettivamente complici o se si limitino a coprire il 60enne.

Quest'ultimo vive di lavori saltuari: non sarebbe così colto come lasciano intendere le sue citazioni, che secondo gli inquirenti sono prese da ricerche su Internet.

Il profilo criminologico del mitomane, elaborato da un esperto quando ancora non c'erano sospettati e indagati, è quello di un razzista di ispirazione nazista, nelle missive scritte rigorosamente con pennarello rosso ci sono vari richiami a Hitler e al nazismo, svastiche comprese. Odia migranti, ebrei e omosessuali. E tra i suoi modelli di riferimento ci sarebbero il norvegese Anders Breivik, autore della strage di Utoya, e Doddore Meloni, l'indipendentista di Terralba morto lo scorso 5 luglio nel carcere di Uta.

(Unioneonline/L)

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