"Non cambierei il mio lavoro neanche con un impiego sicuro in banca o alla posta, anzi forse sì: ma solo per lo stipendio, per il resto mi tengo il gregge e la mia libertà". Il mestiere è quello di pastore, tradizionalmente considerato una tipica professione da uomo.

A smentire questo luogo comune c'è la grande passione con la quale Giulia Baldus, 21 anni di Ortacesus, ogni giorno si sveglia all'alba per prendersi cura del gregge di 300 pecore nell'azienda di famiglia.

"Da ragazzina era un gioco, poi è diventata una passione e infine un mestiere che mi consente di vivere la mia vita in libertà, senza dover timbrare un cartellino e lontana dal grigiore di un ufficio", racconta, con il sorriso, la giovane allevatrice della Trexenta.

"La burocrazia e la disattenzione della classe politica sono il vero dramma, è per questo che chiediamo di essere ascoltati", dice Giulia Baldus, per gli amici Giuly, che insieme ai colleghi di Ortacesus alcuni giorni fa ha occupato simbolicamente il Municipio per riconsegnare le schede elettorali in segno di protesta per il crollo del prezzo del latte e il ritardo nel pagamento degli indennizzi per la siccità.

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