Trovato martedì notte con una gamba spappolata e con diverse contusioni in un cortile di via Seruci, a Cagliari. "Non ho visto la ringhiera e sono finito di sotto", ha raccontato il ferito ai medici del 118, prima, e ai poliziotti, dopo. Ma l'ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori della Squadra mobile è che l'uomo, un 37enne di Villacidro, sia stato aggredito in via La Nurra e gettato di sotto. Un pesante avvertimento, forse legato a questioni di droga. Chi ha chiamato soccorritori e agenti avrebbe anche assistito alla parte finale del pestaggio. Un regolamento di conti che sarebbe potuto finire in tragedia, proprio lo stesso giorno dell'omicidio avvenuto a Capoterra. E il contesto sembrerebbe essere lo stesso: una lite sfociata in violenza nel mondo del piccolo spaccio.

LE INDAGINI - Su quanto accaduto tra via La Nurra e via Seruci, a Is Mirrionis, non filtrano molti particolari. Gli uomini della Mobile, al comando del dirigente Marco Basile e coordinati dal vice, Davide Carboni, ieri pomeriggio hanno raggiunto il ferito (per ora ha una prognosi di sessanta giorni, assegnata dai medici del Santissima Trinità, ma i giorni di cura potrebbero aumentare al termine di ulteriori accertamenti) nella sua stanza da letto, in ospedale. Il 37enne avrebbe confermato la prima versione raccontata ai soccorritori del 118 e ai poliziotti della Squadra volante arrivati verso le 22 di martedì dopo alcune segnalazioni: "Sono caduto".

LA FUGA - Avrebbe però parlato di una "fuga" da sconosciuti. Questo confermerebbe il racconto fatto dal testimone che ha chiamato il 113 parlando dell'inseguimento e del ritrovamento di una persona ferita. Cosa sia accaduto realmente martedì notte deve essere dunque accertato. Gli agenti delle volanti, arrivati dopo la segnalazione tra via La Nurra e via Seruci, hanno acquisito le prime informazioni. C'è chi avrebbe parlato di un'aggressione e del fatto che l'uomo sia stato scaraventato nel cortile di una delle palazzine popolari. Un volo di alcuni metri che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi.

LITE PER LA DROGA - Le indagini della Mobile si stanno concentrando sulla piazza dello spaccio di via Seruci. È possibile che il 37enne abbia avuto una discussione con alcuni pusher. Oppure che sia stato punito per qualche debito non pagato. Non si esclude comunque niente, visto il silenzio e la scarsa collaborazione da parte delle vittima e delle persone che avrebbero assistito al pestaggio o alla parte conclusiva dell'aggressione.

L'OMICIDIO - Potrebbe dunque trattarsi di un altro regolamento di conti maturato nel mondo della droga, come l'omicidio di Capoterra commesso poche ore prima dell'episodio avvenuto a Is Mirrionis. Un'aggressione diventata tragedia: un uomo Vincenzo Crisponi, picchiato al termine di una discussione per una mancata cessione di una dose di hascisc o marijuana. E proprio mentre i carabinieri risalivano ai due presunti responsabili dell'assassinio (Ignazio Siddi e Francesco Farigu, fermati sempre a Capoterra), a una ventina di chilometri andava in scena un altro pestaggio. Finito con un uomo in ospedale per delle ferite gravi e con la caccia agli aggressori.

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