Il Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza, su richiesta dell'Autorità garante concorrenza e mercato, sta svolgendo un'attività di ispezione nelle sedi dei principali operatori di telefonia fissa e mobile e anche presso la Assotelecomunicazioni di Roma, l'associazione di categoria di Confindustria che rappresenta le società del settore.

Le ispezioni, secondo quanto si apprende, sono avvenute in sedi Tim, Wind 3, Vodafone e Fastweb e riguardano possibili intese anti-concorrenzali tra le compagnie e sarebbero collegati alla fatturazione delle bollette.

In particolare, l'Agcom intende verificare che le società di telecomunicazioni non abbiano sottoscritto accordi sotto banco sulla fatturazione.

Asstel intanto ha fatto sapere che "sta prestando la massima collaborazione alle autorità, nella consapevolezza di essere estranea a qualunque pratica anti-concorrenziale".

L'altro ieri il Tar del Lazio aveva respinto il ricorso presentato dall'associazione contro la delibera 121 del Garante per le Comunicazioni, che impone agli operatori di emettere le bollette una volta al mese invece che ogni 28 giorni, ma allo stesso tempo aveva disposto il "congelamento" dei rimborsi agli utenti, penalizzati dalla fatturazione.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata