Altri messaggi di solidarietà nei confronti di Marta Cabriolu, il sindaco di Villacidro finito nel mirino degli attentatori, che hanno incendiato la sua auto nella notte.

Andrea Soddu, presidente del Consiglio delle Autonomie locali, parla di un "vile gesto che rimette al centro dell’agenda politica l’annosa questione degli attentati agli amministratori locali", e plaude al "coraggio e alla determinazione" del primo cittadino, la cui ferma intenzione "è quella di non arrendersi davanti a chi agisce nell’ombra con l’obiettivo di destabilizzare la vita democratica delle nostre comunità".

"Davanti a questi gesti - aggiunge - ci sentiamo impotenti e siamo ancora in attesa che le varie ricette proposte da regione e governi di turno si trasformino in atti concreti, ci chiediamo quanti episodi come questo, o anche più gravi, debbano accadere prima di ripristinare la sicurezza e la legalità nei nostri paesi".

Anche da parte del gruppo consiliare Uniti per Villacidro arrivano parole di solidarietà per "il vile e ingiustificato atto incendiario", con la speranza che "i colpevoli possano essere, quanto prima, assicurati alla giustizia".

"Siamo sicuri - aggiungono - che la comunità villacidrese saprà reagire con forza nell'isolare questi gesti".

"In queste ore desidero esprimere un sincero sentimento di vicinanza al sindaco di Villacidro, Marta Cabriolu, e la più dura condanna verso chi ha compiuto un atto da vigliacchi", si accoda Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. Che aggiunge: "Chi tenta di turbare la vita pubblica della comunità è un nemico della collettività".

E messaggio analogo è quello dell'Asel, Associazione sarda enti locali, il cui direttivo, rappresentato dal presidente Rodolfo Cancedda, "esprime forte e totale solidarietà al sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, per il vile atto intimidatorio del quale è stato fatto oggetto".

Parole di vicinanza sono quelle contenute in un sms che Rossella Pinna, del Consiglio regionale in quota Pd, ha inviato al primo cittadino: "Ho appena saputo dell'ennesimo e triste atto intimidatorio di cui sei stata vittima la scorsa notte. Chiunque sia stato e qualunque sia il motivo che sta alla base di questo vergognoso gesto, non merita alcuna giustificazione: la democrazia segue altre strade e altre modalità di confronto. Questi fatti non sono ragazzate, né lo sfogo di chi può non aver visto soddisfatte le proprie richieste. Sono atti ignobili, che vanno condannati e respinti con forza".

"Sono ferite - continua Pinna - rivolte ad una comunità intera, quella sana e operosa che ogni giorno si misura con le difficoltà ma che trova sempre la via del dialogo costruttivo. Sono ferite pesanti verso chi democraticamente chiamato ad amministrare la cosa pubblica, ci mette la faccia e si assume la responsabilità di guidare un'amministrazione comunale in un periodo in cui le risorse sono poche e le necessità tante".

"Conosco la solitudine - aggiunge -, compagna di viaggio di chi si impegna in politica, e il senso di impotenza e di frustrazione che fanno da cornice ad un malessere generalizzato, figlio di una crisi la cui fine non sembra a portata di mano e dove, per alcuni, la rabbia contro la politica e chi la rappresenta sembra essere l'unica soluzione possibile. Parlo per esperienza personale".

"Tuttavia - spiega Pinna -, nessuna crisi, nessun malessere, nessun contrasto politico possono legittimare atti di questa portata. Perciò, nel confermare la condanna più severa, desidero esprimere tutta la mia solidarietà alla comunità villacidrese, di cui conosco la generosità e che stimo come la mia seconda famiglia".

"Cara Marta - conclude -, sai bene che ci separano visioni politiche differenti, ma da donna che vive nelle istituzioni e che conosce la fatica dell'essere in prima linea, ti sono particolarmente vicina".

Un lungo messaggio è anche quello che Giuseppe Marras, insegnante al liceo di Villacidro, ha condiviso sulla propria bacheca Facebook: "Notte terribile a Villacidro.L'ennesima. Non bastasse un omicidio, dopo pochi giorni e in contemporanea (abbiate pazienza, ma non credo sia un caso) va a fuoco una casa del centro storico e, per la seconda volta, l'auto del nostro sindaco".

"Atto vandalico casuale, come sostenuto l'altra volta da più persone? - si domanda - Visto che non credo nelle coincidenze, mi sa proprio di no..."

"C'è un grave, gravissimo allarme sicurezza su molti fronti diversi - scrive Marras - Dire che non esiste o sottovalutarlo non porta lontano. Siamo un paese dove da molto tempo si commerciano in grande scala gli stupefacenti, con una attitudine alla piromania boschiva diffusissima, una sequela di atti vandalici interminabile, un certo numero di episodi di sangue accaduti negli anni passati, molti furti nelle case e le campagne letteralmente depredate dai ladri".

"In questo brodo di coltura criminogeno, tutto nostro, abbiamo aggiunto degli ingredienti non tanto rassicuranti, quali la presenza di Rom in giro la notte per le campagne (certo non per godere del chiaro di luna...) e di stranieri dei quali davvero non sappiamo nulla di nulla. Come tutta l'umanità possono essere nella stragrandissima maggioranza buoni, ma non sapere nulla su loro non aiuta a tranquillizarsi... Quello che è accaduto stanotte non è un episodio isolato, ma è il frutto di una situazione evidentemente deteriorata", sono le parole del prof.

"L'incendio all'auto del sindaco, per come è giudicabile ora, è una chiara intimidazione politica, con una tecnica ben nota a chi si occupa di incendi boschivi, ovvero appiccare il fuoco in più punti contemporaneamente per dividere gli spegnitori.Stato italiano, ci sei? Davvero, non venitemi a raccontare che non c'è un allarme sicurezza, perché è difficile che si possa cadere molto più in basso di così".

E infine, in un p.s.: "Si può essere anche molto in dissaccordo con l'operato dei nostri politici e rappresentanti. Essere in disaccordo ed avversare è il sale della politica. Cercare di sfasciare le istituzioni con la violenza vigliacca però è tutt'altro. È ora di finirla con il buonismo. Chi delinque in questo modo deve stare in galera, molto a lungo".

(Unioneonline/s.s.)

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