Come da copione, la serata del venerdì del Festival di Sanremo si è rivelata tanto speciale quanto grande era l'attesa nel sentire (e vedere) le canzoni in gara allontanarsi dalla forma con cui sono state pensate, scritte e suonate per diventare qualcosa d'altro.

Grazie alla partecipazione di molti artisti che si sono divertiti a stravolgere o semplicemente impreziosire i brani dei venti campioni.

È stata, per certo, una serata speciale anche per le cosiddette nuove proposte, dal cui ventaglio finale è emerso il nome del vincitore di questa edizione festivaliera.

A trionfare è stato Ultimo, con "Il ballo delle incertezze". Secondo si è piazzato l'acclamatissimo (dalla critica, almeno) Mirkoeilcane, che a Sanremo ha portato un brano complesso come "Stiamo tutti bene", mentre si aggiudica la terza posizione Mudimbi con "Il mago".

Mirkoeilcane ha però vinto il premio della critica Mia Martini (sezione Nuove Proposte), assegnato dai giornalisti della sala stampa Ariston Roof.

LA SERATA - Serata, come annunciato, di grandi ospiti e qualche stravaganza. Sul palco hanno sfilato Renzo Rubino con Serena Rossi e Le Vibrazioni con Skin, che ha indossato un vestitino glitterato arcobaleno.

Noemi ha incantato al pianoforte con Paola Turci, che si porta la chitarra, mentre Mario Biondi ha cantato con Ana Carolina e Daniel Jobim, di cui la Hunziker ha storpiato il cognome.

Lo Stato Sociale si è presentato sul palco dell'Ariston con il Piccolo Coro dell'Antoniano e Paolo Rossi, e la frase "Nessuno che rompe i cog..." che è diventata per una sera "Nessuno che buca i palloni" per non far cantare la parolaccia ai bambini.

I Decibel hanno fatto un'esibizione impeccabile e di classe con Midge Ure, costretti però a ripetere l'incipit del brano per una "falsa partenza" ("Li facciamo venire da Glasgow e poi non attacchiamo la chitarra?", ha detto Ruggeri.

Degni di nota, ancora, i duetti tra Diodato e Roy Paci con Ghemon, unica incursione di un rapper in questo Sanremo (brano in gara: ''Adesso''), con tanto di strofa scritta per l'occasione; Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri e Avitabile e Servillo con Avion Travel e Daby Touré.

Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno preso parte alla serata con Simone Cristicchi, che ha letto la lettera di un uomo che aveva perso un familiare al Bataclan, all'origine del brano in gara ''Non mi avete fatto niente''.

Ron ha cantato il brano "Almeno pensami" con Alice, che torna a Sanremo dopo 18 anni dall'ultima partecipazione, mentre Red Canzian ha chiamato a sé Marco Masini e Luca Barbarossa una bravissima Anna Foglietta (brano in gara: ''Passame er sale'').

PELÙ E NANNINI - Tra gli highlights "fuori gara" della serata: la gag di Baglioni con Peppe Vessicchio (il direttore d'orchestro lo chiama "dittatore" e il direttore artistico gli spezza la bacchetta) e Gianna Nannini che si riconcilia con il Teatro Ariston (dopo che nel 2015 dovette scusarsi per un'esecuzione infelice di 'Sei nell'anima') cantando la sua ultima hit "Fenomenale" e con Baglioni "Amore bello" che finisce in un lungo abbraccio commosso tra i due.

Poi l'intervento di Federica Sciarelli che ha raccontato in stile "Chi l'ha visto?" la storia di Claudio B. mentre Baglioni al pianoforte suonava al pianoforte "Tu come stai".

Spazio anche il duetto rock tra Baglioni e Piero Pelù sulle note di "Il tempo di morire", conclusosi con il rocker dei Litfiba che affida all'Ariston un messaggio contro la violenza sulle donne.

GLI ASCOLTI - Il festival di Claudio Baglioni continua a macinare record e ad imporsi come il più visto del terzo millennio.

La quarta serata del festival è stata vista infatti da una media di 10 milioni 108mila telespettatori con il 51,1% di share.

Questa sera, invece, si saprà chi sarà il vincitore tra i "big" della 68esima edizione del Festival di Sanremo.

(Unioneonline/m.c.)

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