Tre milioni e 300mila euro iscritti nel bilancio di previsione 2018 ("Titolo 2, entrate extratributarie") del Comune di Monastir.

Sono i proventi delle sanzioni per infrazioni del codice della strada, dell'autovelox installato sulla Statale 131 nel 2009.

I numeri: 0,19 per cento dei 6.152.000 automobilisti transitati sotto la telecamera dell'occhio elettronico nel 2017 sono stati sanzionati.

"La funzione dell'autovelox è quella di ridurre la velocità su quel tratto di strada della 131, teatro in passato di molti incidenti mortali", ribadisce il sindaco di Monastir, Luisa Murru, che respinge l'accusa rivolta al Municipio: fare cassa con l'occhio elettronico della 131.

"Non è questo lo scopo dell'autovelox, e i numeri ci danno ragione", continua Murru, che parla della "diminuzione di incidenti mortali e del calo della velocità media nel tratto in cui è posizionato il dispositivo".

Nel bilancio di previsione (13 milioni e 300mila euro di entrate), spicca quindi la voce sanzioni: 3 milioni e 300mila, che comprende, come vogliono le norme sull'armonizzazione contabile, anche il fondo crediti di dubbia esigibilità per un milione e 600mila euro.

Dal 17esimo al 19esimo chilometro la statale 131 è diventata un cimitero: quattordici morti in 13 anni.

L'ultima, Barbara Desogus, la madre di Monastir deceduta alcune settimane fa in seguito allo schianto dell'auto condotta dal marito (con loro viaggiava anche il figlio neonato) sul guard-rail.

L'autovelox, al chilometro 19,600, direzione sud, ha quindi rallentato la velocità ma la strage (a spostarsi solo di poco) continua. Come i verbali a carico degli automobilisti dal piede pesante.

Nel 2015 sono stati sanzionati lo 0,09 delle 6 milioni di auto transitate. Ancora di più nel 2016 (lo 0,16 per cento dei 6 milioni e 102mila passaggi) e 2017 (0,19 per cento rispetto a 6 milioni e 152mila auto transitate).

I dati sono impressionanti. Nel 2017 le sanzioni sono state oltre 11mila e 500. E questo spiega la previsione di 3 milioni e 300mila euro in entrata nel bilancio di previsione 2018.

LA TRAGEDIA DI BARBARA:

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