Nuova udienza oggi al Tribunale di Oristano del processo per i lavori per la diga foranea di Capu d'Aspu a Bosa.

Un procedimento che chiama sul banco degli imputati l'ex sindaco di Bosa Piero Casula, i dipendenti comunali Rita Motzo e Luciano Baldino (ex responsabile del procedimento dell'opera), il direttore dell'impresa Salvatore Bisanti di Napoli e Paolo Gaviano di Cagliari, i tecnici della commissione di collaudo Antonio Manca di Sedilo, Antonello Garau e Piero Dau di Oristano.

Le accuse sono di peculato, truffa aggravata, turbativa d'asta e falso.

Il Comune di Bosa è parte civile con l'avvocato Antonio Falchi.

Oggi è stato sentito l'ingegnere Marco Dario Cherchi (attualmente direttore generale dell'assessorato regionale ai Lavori pubblici) che era il consulente del presidente della commissione di collaudo Antonello Garau.

Davanti al collegio dei giudici (presieduto da Carla Altieri), Cherchi ha affermato che "tutte le procedure avevano rispettato le leggi vigenti".

L'inchiesta era partita anni fa per fare luce sulle presunte irregolarità nei lavori di realizzazione della diga.

Le indagini hanno cercato poi di smascherare presunti accordi tra la commissione di collaudo e l’impresa per ottenere subito le certificazioni (anche se i lavori non erano conclusi) e i pagamenti. Il processo è stato aggiornato all’8 marzo.
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