Indagini dei carabinieri dopo il raid nell'abitato di Villaputzu, con i vandali che hanno devastato piazza Leonardo da Vinci. Durante la giornata i carabinieri della Compagnia di San vito hanno interrogato diverse persone nel tentativo di risalire a qualche testimonianza che potrebbe tornare utile all'inchiesta. Nelle mani degli inquirenti sarebbero finite (ma la notizia non trova conferma) le immagini di una telecamera.

I danni maggiori sono stati provocati fra gli arredi (panchine fioriere) del centro, con danni notevoli.

Il Comune ha denunciato il fatto con una gallery di fotografie "che - è scritto - riteniamo non ci possa e non ci debba rappresentare, quella che tristemente immortala un paese che si sveglia la domenica mattina con una piazza devastata dall'opera dei vandali". "Intendiamo denunciare - prosegue il comunicato - l'ennesimo vergognoso atto perpetrato nel nostro comune ad opera di pochi e ai danni dell'intera comunità villaputzese: perché quando si danneggia il bene comune le vittime siamo tutti noi, indistintamente. A tal proposito il sindaco e l'amministrazione comunale intendono collaborare con le forze dell'ordine per porre in essere e favorire il massimo sforzo sinergico da parte di tutte le istituzioni affinché episodi come questo non restino impuniti e soprattutto non si ripetano. L'appello però lo facciamo a tutti i cittadini, in particolare ai genitori: non trinceriamoci dietro un 'mio figlio non può essere stato', perché a sradicare le panchine, a devastare le fioriere, a imbrattare i muri, a distruggere l'arredo urbano, i lampioni, i muretti… di sicuro è stato il figlio di qualcuno".

Ancora: "Non lasciamo che la scusa della 'noia" o del 'sono solo ragazzate' ci lasci indifferenti di fronte a queste azioni".

Per questo, chiude il documento, "invitiamo tutti i cittadini a segnalare prontamente all'amministrazione comunale e alle autorità competenti eventuali informazioni relative ai danni causati contro il patrimonio pubblico. Da parte nostra, e anche su questo chiediamo la collaborazione di tutti e l'impegno a portare avanti iniziative per comprendere l'origine di questi comportamenti e a continuare a proporre azioni di maggiore coinvolgimento dei giovani nella vita del paese".

IL RAID:

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