Un centinaio di allevatori e di imprenditori agricoli del Nuorese presidiano dalle 9 di questa mattina la sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura, a Cagliari. L’iniziativa è della federazione di Nuoro e dell’Ogliastra della Coldiretti.

“Le nostre aziende sono allo stremo”, spiega il presidente della Coldiretti nuorese, Simone Cualbu. “Il 2017 è stato un anno terribile: calamità naturali, prezzo del latte basso, premi comunitari bloccati, assenza di foraggio, ritardo nei vaccini. E potrei continuare ancora a lungo. Ecco, ci sentiamo traditi dalla politica”.

L’assessore all’Agricoltura, Pierluigi Serra, avrebbe dovuto incontrare le imprese del Nuorese e dell’Ogliastra, domani. Ma l’incontro è saltato. “È stata la scintilla”, dicono dalla Coldiretti. L’ultima “beffa”, denunciano, è il cosiddetto “refresh”. Spiega Alessandro Serra, direttore della federazione di Nuoro e dell’Ogliastra della Coldiretti: “Nel centro Sardegna è maggiore la presenza del bosco e della macchia mediterranea, terreni utilizzati per il pascolo, da sempre. Con il nuovo refresh questi terreni vengono esclusi dai premi comunitari e la Regione, nonostante i numerosi solleciti della Coldiretti - che ha avanzato anche delle proposte concrete per risolvere il problema - non è stata conseguente".

Alcuni capi di bestiame portati dai manifestanti
Alcuni capi di bestiame portati dai manifestanti
Alcuni capi di bestiame portati dai manifestanti

“Visto che l’assessore non vuole venire a Nuoro siamo venuti noi a Cagliari”, aggiunge Simone Cualbu. Il sit-in, lascia intendere Coldiretti, è il primo di una serie di manifestazioni che coinvolgerà anche le altre province.

Le forze dell'ordine davanti all'assessorato
Le forze dell'ordine davanti all'assessorato
Le forze dell'ordine davanti all'assessorato

Ieri sera, con un comunicato stampa, l’assessore Caria aveva annunciato lo sblocco da parte dell’Agea (l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) di 29 milioni e mezzo di euro per le imprese agricole dell’Isola, legati all’annualità 2017 della misura 13 del Programma regionale di sviluppo rurale. Si tratta dei fondi dell’indennità compensativa, previsti dalla politica europea per compensare gli svantaggi che le imprese agricole subiscono (a causa delle condizioni morfologiche del terreno o di altri handicap) per produrre alimenti.

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