La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di 21 indagati nell'ambito della terza tranche dell'inchiesta denominata "Mondo di mezzo" su Mafia capitale.

Tra le persone coinvolte c'è Massimo Carminati, già al centro del maxi procedimento che si è concluso in primo grado la scorsa estate nell'aula bunker di Rebibbia, a Roma, con la condanna de "Il Nero" a 20 anni di reclusione e del quale è fissata la prima udienza in appello il prossimo 6 marzo.

Chiesto il processo anche per il direttore de "Il Tempo" Gian Marco Chiocci, accusato di favoreggiamento.

Il giornalista è sospettato di aver aiutato proprio Carminati a "eludere le investigazioni dell’autorità giudiziaria che procedeva nei suoi confronti per i delitti di associazione a delinquere di stampo mafioso e di corruzione, comunicandogli per il tramite di Salvatore Buzzi, di aver appreso in ambienti giudiziari dell’indagine e di attività di intercettazione e di riprese video in corso".

Tra i reati contestati agli indagati non c'è né l'associazione per delinquere di stampo mafioso né quella semplice ma per alcuni imputati viene contestata l'aggravante mafiosa.

Ad alcuni è contestata l'aggravante mafiosa e, a vario titolo, i reati di corruzione, usura, turbativa d'asta, favoreggiamento e trasferimento fraudolento di valori.

La richiesta di rinvio a giudizio invece non riguarda Luca Odevaine, già componente del Tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il ministero dell'Interno, che ha chiesto il patteggiamento.

(Unioneonline/F)

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