È stato uno dei matrimoni più costosi organizzati in Costa Smeralda: nel maggio del 2015 un ricco uomo d'affari libanese affittò, in blocco, i quattro alberghi della Sardegna Resorts a Porto Cervo (Romazzino, Cala di Volpe, Pitrizza e Hotel Cervo) per circa 600 invitati, affidando a uno staff di 300 persone l'organizzazione di una festa durata diversi giorni.

Un evento del quale si occupò anche la Procura della Repubblica di Tempio, che sequestrò la suite del Cala di Volpe, in ristrutturazione per l'occasione, e denunciò l'allora presidente della Sardegna Resorts, Mariano Pasqualone, per presunte irregolarità nell'allestimento di una tensostruttura nella spiaggia di Romazzino.

Oggi il giudice del Tribunale di Tempio ha assolto Pasqualone con la formula più ampia, accogliendo tutte le richieste del difensore Antonella Cuccureddu.

Lo stesso pubblico ministero Ginevra Grilletti ha chiesto l'assoluzione, ancora prima dell'apertura del dibattimento.

Dagli atti del procedimento emerge che non vi furono danni ambientali alla spiaggia e che non furono violate le norme urbanistiche e paesaggistiche.

La suite del Cala di Volpe venne dissequestrata nel giro di pochi giorni.
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