"Rwm Italia opera nel pieno rispetto delle normative vigenti, dispone di tutte le complesse autorizzazioni necessarie ed è sottoposta a rigidi controlli. La legittimità dell'attività produttiva dello stabilimento domusnovese che dà lavoro ad oltre 300 dipendenti, creando indotto e diffusione di reddito, non è oggetto di discussione".

Dopo il management Rwm anche i sindacati rompono il silenzio riguardo all'attività della fabbrica di esplosivi e lo fanno con un comunicato congiunto firmato da Confindustria Sardegna Meridionale, Filctem Cgil e Femca Cisl.

Parti che stanno di solito su fronti opposti si schierano dunque a difesa della fabbrica respingendo inoltre ogni ipotesi di riconversione che "risulta irricevibile e impercorribile per competenze, attrezzature e mercati assolutamenti alternativi rispetto agli attuali oltre che pericolosa per la sicurezza dei lavoratori e del sito in questione".

Concorde Angelo Deidda, vice sindaco di Domusnovas: "Non c'è alternativa alla Rwm nel territorio".

Del tutto opposta l'analisi del Comitato Riconversione Rwm che si dice deluso dalla posizione dei sindacati: "In Germania (La Rwm è filiale della tedesca Rheinmetall Defence, ndr) si arriverà a proibire le esportazioni verso Paesi in guerra", afferma il portavoce Arnaldo Scarpa.

Lo stesso hanno già dichiarato la Norvegia e altri Paesi europei.

"Da noi invece con la complicità e omertà delle Istituzioni si autorizza uno scempio che sfrutta la debolezza occupazionale e cancella le coscienze".

Simone Farris

L'INTERVISTA ESCLUSIVA ALL'AD DI RWM ITALIA:

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