Il procuratore aggiunto di Milano Alessandra Dolci ha chiesto ai giudici di confiscare la casa di Fabrizio Corona in via de Cristoforis, nel centro del capoluogo, intestata in modo fittizio a un'altra persona perché considerata "facilmente aggredibile" dall'Agenzia delle Entrate, e di revocare il sequestro di circa 1,7 milioni di euro su cui l'ex paparazzo ha pagato le tasse.

L'abitazione in questione, del valore di circa 2,5 milioni, dove Fabrizio Corona abitava prima di essere arrestato nell'ottobre del 2016, era stata acquistata nel 2008 da una sua società, anche se risultava formalmente intestata a un'altra persona, Marco Bonato, ex collaboratore e amico dell'ex agente fotografico.

Corona, ha spiegato il pm, "in quel momento", nel 2008, "riteneva opportuno intestare ad altri quell'immobile perché aveva un'esposizione verso il Fisco considerevole e non poteva intestarlo nemmeno alla sua società Fenice srk, che non versava le imposte".

Per quanto riguarda invece gli oltre 2,6 milioni di euro sequestrati a Corona, sempre nel 2016, di cui oltre 1,7 milioni trovati in un controsoffitto della casa della collaboratrice Francesca Persi e oltre 800mila euro in cassette di sicurezza in Austria, il pm ha chiesto la restituzione all'ex fotografo di circa 1,8 milioni.

In particolare, va revocato, secondo la Procura, il sequestro dei "soldi austriaci" perché su quelli l'ex fotografo dei vip "ha pagato" le imposte.

(Unioneonline/F)

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