Terzo giorno di shutdown negli Stati Uniti, dopo il mancato accordo nel weekend tra Repubblicani e Democratici.

Oggi il Senato Usa è chiamato al voto per pronunciarsi su un provvedimento temporaneo: ad annunciarlo è il leader della maggioranza repubblicana Mitch McConnell, dopo il fallimento degli ultimi tentativi di raggiungere un'intesa.

Caustico, il presidente Donald Trump: "Meraviglioso vedere quanto duramente i repubblicani stiano combattendo per il nostro esercito e la sicurezza al confine. I democratici vogliono soltanto che gli immigrati illegali entrino nella nostra nazione senza controllo. Se lo stallo continua, i repubblicani dovranno ricorrere al 51% (opzione nucleare) e votare un provvedimento sul bilancio concreto e di lungo termine".

Questo il commento affidato, come al solito, al suo profilo Twitter, a proposito dello stallo che ha comportato lo shutdown del governo, cioè la paralisi delle attività federali.

Gli effetti cominceranno a sentirsi con forza da oggi, mentre per ora sono stati limitati, se non ci sarà un accordo dopo che la scadenza del 20 gennaio è passata senza che i due partiti trovassero un'intesa sul finanziamento del governo.

La cosiddetta "opzione nucleare" prevede il cambiamento delle regole per l'approvazione, facendo sì che al Senato basti una maggioranza semplice di 51 voti su 100 invece dei 60 attualmente necessari.

Al centro della disputa c'è la questione dei dreamer, i migranti entrati illegalmente da bambini negli Stati Uniti, dopo che Trump ha revocato la misura dell'era Obama che li proteggeva dall'espulsione.

C'è comunque grande incertezza sull'esito del voto di oggi su una misura che permetterebbe l'esercizio provvisorio, e quindi la ripresa del finanziamento delle attività del governo federale, fino all'8 febbraio.

Il leader della minoranza democratica, Chuck Schumer, la notte scorsa ha detto che l'accordo non è ancora raggiunto e che i negoziati continueranno fino al voto di oggi alle 12, quando già quindi centinaia di migliaia di lavoratori federali saranno rimasti a casa senza stipendio.

"I colloqui continueranno, ma dobbiamo ancora raggiungere un accordo per un percorso accettabile da entrambe le parti", ha detto il senatore democratico che chiede in impegno ufficiale e non informale da parte di McConnell sull'immigrazione.

(Unioneonline/m.c.)
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