Il cardinale Sean O'Malley va contro Papa Francesco sul caso di Juan Barros, il vescovo di Osorno nominato dal Pontefice alla guida della diocesi cilena. Scelta criticatissima da sacerdoti e fedeli che ne chiedono la rimozione immediata: l'accusa, per Barros, è quella di aver coperto il prete pedofilo Fernando Karadima.

"Il giorno che avremo una prova contro il vescovo Barros parlerò. Non c’è una sola prova d’accusa. Le altre sono tutte calunnie, chiaro?", ha detto Bergoglio ai giornalisti cileni, difendendo il prelato.

Una dichiarazione che non è affatto piaciuta a O'Malley, presidente della commissione della Santa sede contro gli abusi sui minori voluta dal Papa nel 2014, che ha preso le distanze da Bergoglio con una nota: è "comprensibile", scrive, che le sue parole in difesa del vescovo di Osorno siano state "fonte di grande dolore per i sopravvissuti agli abusi sessuali da parte del clero".

Secondo O'Malley, le dichiarazioni del Papa potrebbero dare l'impressione che il Pontefice stia "abbandonando" le vittime: sono "parole che trasmettono il messaggio 'se non puoi provare le tue affermazioni, allora non sarai creduto'".

(Unioneonline/D)

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