La Cassazione ha confermato l'adottabilità del bambino nato dalla relazione tra Martina Levato e Alexander Boettcher, responsabili delle aggressioni con l'acido a Milano.

Il bimbo ha ormai due anni e mezzo e vive in una casa famiglia, dove periodicamente riceve le visite dei genitori e dei nonni.

La Suprema Corte ha inoltre respinto i ricorsi dei nonni del bambino, che si erano proposti per adottarlo.

Anche il pg della Cassazione aveva chiesto di affidare il piccolo ai nonni, perché, aveva detto, "i figli non si tolgono neanche ai mafiosi e ogni bambino ha diritto a crescere nella famiglia in cui è nato".

Martina Levato è stata condannata in via definitiva a 12 anni di carcere, Boettcher, ritenuto dai giudici "il vero ideatore delle aggressioni", a 14 anni.

IL RICORSO - L'avvocato della Levato, Laura Cossar, è pronta al ricorso alla Corte Europea. "Andremo a Strasburgo, anche se difficilmente, purtroppo, ci potrà portare indietro il bambino", spiega.

(Unioneonline/L)

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