"Non è il tempo di scardinare pilastri del nostro sistema, da quello pensionistico a quello fiscale. Non è il tempo delle cicale ma dell'investimento sul futuro".

Così il premier Paolo Gentiloni intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico alla Luiss e specificando che questi investimenti vanno fatti in Italia e soprattutto al Mezzogiorno: "Non ci sono mai state negli ultimi anni condizioni così favorevoli come quelle che ci sono adesso".

"I risultati costati sacrifici alle famiglie non possono essere dilapidati, sarebbe assolutamente irresponsabile. Quando si parla della prossima legislatura, guai a dimenticare uno degli obiettivi più importanti: passare da una fase di stabilizzazione del debito pubblico e di una sua leggerissima flessione a una fase significativa di riduzione".

"Io sono fiducioso, perché l'Italia è da 70 anni, nonostante la frequenza dei cambi di governo, il Paese più coerente e stabile tra i Paesi europei e in cui i fondamentali sono più riconoscibili a livello internazionale e dagli investitori. Alla frequenza dei cambi di governo non ha corrisposto un andamento altalenante in politica estera, economica, nei confronti degli investitori".

I CONTI IN ORDINE - "Abbiamo i conti non in ordine ma molto in ordine - ha proseguito -. Il deficit era al 3% e nell'anno che si è appena concluso sarà al 2%, abbiamo una situazione stabile di avanzo primario".

"Finalmente siamo fuori dalla crisi economica più grave del dopoguerra. Abbiamo un buon livello di crescita, potremmo averlo migliore, lo abbiamo stabile. Abbiamo raggiunto livelli occupazionali che sono i più alti da quando si fanno statistiche, anche se sappiamo che sull'occupazione giovanile e femminile abbiamo molto da migliorare".

"L'Italia è un Paese che merita fiducia, e lo merita soprattutto da parte nostra".

(Unioneonline/D)

L'INTERVENTO:

© Riproduzione riservata