È guerra aperta in via Padre Sotgiu contro i piccioni.

Una cittadina di Ghilarza, esasperata, ha pensato di esternare il suo disappunto affidando a una scritta ricamata su un lenzuolo tutto il suo malumore.

"Adottiamo piccioni per la decenza della nostra cara sporca Ghilarza", recita ironicamente quanto ricamato nel lenzuolo appeso nel balcone della casa di una zia.

"Sono arrabbiata, la situazione è insostenibile - afferma l'autrice, Caterina Miscali -. Il Comune dovrebbe intervenire, se necessario coinvolgendo il paese. Anche di recente ho raccolto 15 buste di guano dal terrazzino, così non si può andare avanti".

Il sindaco Alessandro Defrassu da parte sua replica: "Il Comune ha intimato ai proprietari del palazzo Flore di risolvere il problema. Avevano chiuso tutte le finestre, ora i piccioni stazionano su balconi. I proprietari dello stabile hanno fatto un'istanza alla Sovrintendenza per la demolizione dei balconi, siamo in attesa che si proceda".

Esclusi interventi da parte del Comune, ad esempio, la soluzione dei falchi adottata con successo in centri vicini. Il primo cittadino chiarisce: "Se si fosse trattato di un problema generale per il paese si sarebbe pure potuto ipotizzare come intervento, ma spendere qualcosa come 5mila euro per una situazione singola è troppo oneroso per la cittadinanza. In ogni caso i proprietari dello stabile sollecitati provvedono alla pulizia".
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