Una ragazza lo ha visto appeso a un palazzo, completamente immobile, ricoperto di ghiaccio.

E ha chiamato la polizia.

Si è così scoperto che Yevgeny Tikhonov, celebre climber russo, è morto congelato, presumibilmente mentre stava tentando la scalata a un edificio nella città di Kemerovo in Siberia, dove in questo periodo la temperatura arriva a toccare quasi 30 gradi sotto lo zero.

Il "presumibilmente", però, è d'obbligo.

Le autorità, che hanno aperto un'inchiesta, non capiscono infatti come un arrampicatore esperto come Tikhonov abbia potuto avere difficoltà a "soli" 12 metri d'altezza, oltretutto su un "percorso" in verticale abbastanza facile (per lui).

Come e perché si è bloccato proprio lì, in quella posizione, senza fare nulla per non essere sopraffatto dal gelo? Forse un malore improvviso e implacabile?

Interrogativi che dovranno chiarire le indagini.

(Unioneonline/l.f.)
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