''Credo che le opere pubbliche realizzate durante il fascismo siano state una cosa positiva per il paese. Mentre tra le cose sicuramente brutte colloco le leggi razziali".

Queste le parole del sindaco di Amatrice (Rieti) Sergio Pirozzi, candidato alla presidenza della Regione Lazio in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo, intervistato da Klaus Davi per il programma "Klaus Condicio".

Parole che hanno scatenato la polemica politica contro il primo cittadino di uno dei paesi più colpiti dal terremoto in centro Italia del 2016.

"Per quello che riguarda infrastrutture, politiche sociali, una visione del paese - ha aggiunto Pirozzi - il Duce secondo me ha fatto grandi cose. Ma l 'aver aderito alle sciagurate leggi razziali e aver fatto entrare l'Italia in guerra al fianco di Hitler è stata una cosa sciagurata''.

Il sindaco di Amatrice ha poi precisato: "A Predappio in 'pellegrinaggio' non ci sono mai stato. Semmai andrei dal Papa e a a Lourdes , dove in effetti sono stato . I pellegrinaggi si fanno nei luoghi dove ci sono i santi. Io sono un cattolico".

Per quanto riguarda la sua candidatura a governatore del Lazio, ha infine affermato: “Nessuna legge dello Stato vieta una mia candidatura. Per fortuna viviamo in una democrazia. Se Berlusconi mi chiamasse ad Arcore ci andrei e se mi chiedesse personalmente di non candidarmi gli direi in faccia che non rinuncio. Che non cambio idea. Non sono una persona che gioca con certe cose. Sono coerente"

(Unioneonline/F)
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