"Chi dice che nessun cambio di attività è possibile, mente sapendo di farlo".

Siamo, infatti, dinanzi al classico caso di "ricatto occupazionale".

Il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti è un fiume in piena. Le parole dell'amministratore delegato della Rwm, che intervistato da L'Unione Sarda ha respinto qualsiasi ipotesi di riconversione della fabbrica, non gli vanno giù.

"Si diceva lo stesso dello stabilimento Valsella, che invece è stato convertito alla produzione civile. Il fatto, molto più semplicemente, è che la Rwm non vuole riconvertire", dice Cotti, che contesta anche i numeri degli occupati citati da Fabio Sgarzi nell'intervista.

Un aspetto su cui anche il deputato di Unidos Mauro Pili esprime più di una perplessità.

I lavoratori non sarebbero 300, ma "83, divisi tra operai e impiegati", spiega Pili.

"Vengono a raccontare balle, prendono in giro in sardi e cercano di alzare a dismisura il ricatto del lavoro. Ho spiegato centinaia di volte che quei lavoratori possono essere ricollocati nell'ambito delle leggi di riconversione delle aree minerarie provenendo da un'attività connessa all'estrazione mineraria".

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