Rientro a scuola dalle vacanze natalizie con sciopero. Non per tutti, ma per le materne e le primarie.

A Cagliari, a Roma, a Torino, a Palermo, i maestri e le maestre con diploma magistrale ottenuto prima del 2002 protestano contro la sentenza dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che li ha esclusi dalle graduatorie ad esaurimento.

Una decisione che li allontana dall'obiettivo di un contratto a tempo indeterminato o che, in molti casi, vanifica un contratto già stipulato, anche se con "clausola di riserva".

Il caso sta scuotendo il mondo della scuola. E dopo le proteste durante le festività natalizie, oggi nuova manifestazione con i sindacati Anief e Cobas Sardegna e primo sciopero di questi insegnanti immessi in Gae con riserva e che adesso rischiano di tornare a fare i supplenti.

In Sardegna si tratta di un migliaio di maestri e maestre (oltre 40.000 in Italia): la legge riconosceva a chi aveva ottenuto il diploma magistrale prima del 2002 l'abilitazione all'insegnamento.

E a confermare questo diritto ci sono state negli anni sette sentenze che, ora, la sentenza del Consiglio di Stato ribalta.

A Cagliari sono centinaia in presidio davanti all'Ufficio scolastico regionale. "È un pasticcio che deve risolvere la politica", spiega Nicola Giua, Cobas Sardegna.

"La soluzione esiste ed è un emendamento legislativo che rimetta tutti i docenti nelle Gae - aggiunge Gianmauro Nonnis, presidente regionale di Anief - Molti di loro hanno avuto nomine annuali dalle Gae, in diversi sono già stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un'interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia".

LA PROTESTA IN LINGUA SARDA:

Mauro Madeddu

LE FOTO:

Cagliari, la protesta degli insegnanti
Cagliari, la protesta degli insegnanti
Cagliari, la protesta degli insegnanti
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