La prevenzione e il contrasto alla criminalità informatica sono stati gli obiettivi dell'attività della Polizia postale in Sardegna: nel 2017 sono stati controllati 1541 siti internet e, di questi, otto sono stati inseriti in una black list. Una persona è stata arrestata, otto sono state le denunce.

L'adescamento dei minori online si conferma uno dei fenomeni più rilevanti: negli ultimi 12 mesi i poliziotti hanno registrato otto casi con 4 denunce; in aumento, inoltre, i reati informatici contro la persona, per esempio la diffamazione e il cyberstalking, per i quali sono stati denunciati 26 soggetti.

Ma nel bilancio annuale finiscono anche le tecniche sempre più evolute di hackeraggio attraverso i "malware" che arrivano via mail.

Di particolare rilievo è stata l'operazione internazionale "Emma3", coordinata dal Servizio Polizia Postale con la collaborazione di 21 Paesi europei e di Europol.

Le indagini erano dirette a identificare i "money mules", ossia i primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche, quelli che offrono i propri dati per l'apertura di conti correnti sui quali vengono accreditate le somme illecitamente acquisite.

Gli agenti hanno individuato in Sardegna 4 "money mules" e hanno bloccato oltre 29mila euro.

Nel campo delle truffe, invece, da ricordare l'operazione "RecCredit", che ha portato alla denuncia di 46 persone e al blocco di 40mila euro.

(Unioneonline/s.s.)
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