"Non avevo i soldi per pagarmi il viaggio e tornare a Ussana per sposare la mia fidanzata, e così chiesi a due amici di farmi da testimoni, e siglare il matrimonio con la mia Caterina, che fece lo stesso a Donori: accompagnata all'altare da mio padre".

Dal matrimonio per procura, a distanza alle nozze di Diamante, celebrate con un banchetto sontuoso.

È la parabola, tutta in crescita, che riassume la vita di Piero Zonnedda e Caterina Casula: di Ussana lui e di Donori lei, che hanno tagliato il nastro dei 60 anni di matrimonio. Tutto nella cornice della cittadina di Sint Pieters Leeuw, nei dintorni di Bruxelles, divenuta la culla dell'esistenza di Piero e Caterina.

I due sposi dieci anni erano tornati insieme all'altare per celebrare le nozze d'oro con una sontuosità che 60 anni fa appariva solo un sogno dai contorni sfumati: quasi impossibile.

"Per andare in chiesa abbiamo voluto una limousine lunghissima", racconta ancora Piero Zonnedda.
© Riproduzione riservata