Critiche, a Ussana, per l'abbattimento di alcuni alberi di pinus pinea in viale Della Libertà.

Un escavatore, in questi giorni, è entrato in azione per sradicare i grandi alberi piantati qualche decennio fa nell'aiuola centrale del largo stradone. Le motoseghe degli operai hanno fatto il resto, e ridotto a pezzettini i grandi tronchi.

Tutto davanti a un'opinione pubblica che si è divisa tra chi giustifica la decisione dell'Amministrazione comunale ("Gli alberi rischiavano di cadere sulle case") e chi grida allo scandalo per "il dispendio di una porzione importante di verde cittadino".

Qualcuno, con amara ironia, ha pensato che si "voleva far legna per il prossimo falò di San Sebastiano", altri hanno addirittura evocato l'aforisma di un capo degli indiani nativi d'America: "Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso. Vi accorgerete... che non si può mangiare il denaro".

"Tutto all'insaputa del Consiglio comunale", dice più prosaicamente il capogruppo dell'opposizione Paolo Loddo.
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