Da tempo il tema della diffusione di armi negli Stati Uniti è al centro di accese polemiche, e la presidenza Trump non ha certo smorzato i toni continuando a rimandare il dibattito politico sulla revisione delle leggi in merito.

Una situazione allarmante secondo alcuni, che prevedono un ulteriore incremento della diffusione di armi in America, fino a raggiungere la cifra record di quasi 300 milioni di unità diffuse tra la popolazione.

E non mancano le contraddizioni, con il governatore del Wisconsin Scott Walker che da un lato ha tolto i limiti d'età al porto d'armi per la caccia con la legge 455 - e paradossalmente anche un bambino potrebbe averne una -, dall'altro ha introdotto una legge che si sta dimostrando efficace e che impone alle persone sottoposte a ordini restrittivi di consegnare le armi in possesso, pena la confisca forzata e l'arresto.

Sul fronte dei minori e dell'accesso alle armi sono ben 34 gli stati americani che non prevedono limiti d'età, anche se leggi come la 455 si limitano all'ambito della caccia e prevedono comunque l'obbligo della presenza di un adulto con licenza. Ma la cronaca ha già dimostrato quanto siano insufficienti questi paletti e quanto sia labile il confine tra le aree di caccia e altri contesti.

Così, l'iniziativa del Wisconsin ha riaperto il dibattito politico sul tema, con i sostenitori delle armi libere che la giustificano dicendo che proprio i minori sono le vittime più vulnerabili di violenza e devono imparare a difendersi, mentre i più critici ricordano i numerosi casi di sangue che hanno visto protagonisti giovanissimi armati.

(Unioneonline/b.m.)
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