Con tre milioni e 145mila euro in tre anni, il ministero dell'Interno ha finanziato il progetto dell'Unione di Comuni del Marghine sulla micro accoglienza diffusa dei migranti, quindi il progetto Sprar, a cui hanno aderito sette Comuni del territorio.

Il parare favorevole arriva dalla commissione competente del ministero, che ha accolto la proposta progettuale presentata dall'Unione dei Comuni del Marghine.

I sette Comuni aderenti alla rete Sprar parteciperanno con circa 55mila euro all'anno, cifra che viene per lo più garantita con l'utilizzo orario del personale dei servizi sociali dei Comuni interessati.

Il finanziamento risulta a valere sul Fondo (FNPSA) per l'accoglienza di richiedenti e beneficiari di protezione internazionale e per i titolari del permesso umanitario.

Macomer, Sindia, Birori, Bortigali, Silanus, Borore e Bolotana potranno accogliere nell'intero territorio fino ad un massimo di 81 persone, giacché il rapporto fra ospiti migranti e popolazione è di circa 3 unità ogni mille abitanti.

"Fra i progetti ammessi nel decreto del ministro Minniti del 28 dicembre scorso, quello del Marghine risulta il più consistente fra quelli della nostra Regione - dice il presidente dell'Unione dei Comuni Antonio Succu - La potenzialità di accoglienza dello Sprar Marghine è risultata quarta sul livello nazionale, a conferma dell'importanza dell'azione di sensibilizzazione a favore di un'accoglienza regolata e controllata portata avanti negli ultimi 2 anni dall'Unione dei Comuni del Marghine e dai 7 Comuni aderenti".
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