Il primo secondo del 2018 Veronica Loi, studentessa di Decimomannu, sarà con la sua famiglia per festeggiare Capodanno e compleanno. "Come da tradizione", spiega sorridendo. E non importa se l'occasione è di quelle speciali: sarà la prima nata in Italia nel terzo millennio a diventare maggiorenne. "La festa con gli amici la farò nei prossimi giorni", svela. Della generazione Z - quella cresciuta con pane, Internet e social network - non sembra avere molto: "I social danneggiano le conoscenze reali tra le persone. Forse si stava meglio prima del 2000", spiega.

IL RECORD - Veronica Loi frequenta la terza superiore all'istituto Giua di Assemini, indirizzo informatico. "Ho saputo di essere stata la prima nata nel nuovo millennio sin da piccola", ricorda. Alla nascita, nel reparto di ginecologia dell'ospedale cagliaritano del Santissima Trinità, ha fatto segnare un peso di tre chili e ottocento grammi. Tutto calcolato quel parto avvenuto una manciata di secondi dopo la mezzanotte del 1-1-2000? "Chiedete a mia madre", risponde. Lodia Lisci non si potrà mai dimenticare quella notte. "Sedici ore di travaglio. Se è stato programmato per raggiungere il record? Guardi, avrei rinunciato volentieri anche a un solo secondo di dolore. In quei momenti non stavo chiedendo che ore fossero", spiega la mamma, casalinga. In sala parto c'era anche Mauro Loi, carabiniere da un anno in pensione, in quei momenti marito in apprensione per la nascita della secondogenita: "Confermo. Medici, infermiere e ostetrica erano impegnati in tutt'altro. Non si guardava certamente l'orologio".

IL FUTURO - Tra i primi impegni da maggiorenne ci sarà anche quella del voto per le elezioni politiche: "Andrò a votare", conferma, "anche se la politica mi interessa poco. Mi sono comunque fatta una mia idea". Da diciottenne uno degli obiettivi - comune a tutti i ragazzi - sarà il conseguimento della patente di guida. Nel suo futuro ci sono studio e sport. "Spero di poter continuare gli studi e raggiungere la laurea per diventare archeologa o comunque per lavorare nel settore dei beni culturali", evidenzia. Il suo sogno però è un altro: "Amo la pallavolo. Chissà, magari un domani raggiungerò un campionato nazionale".

MEGLIO IL PASSATO - Con la sua famiglia ha vissuto sempre in cittadine e paesi (i genitori sono nati a Fluminimaggiore, qui si sono conosciuti per poi sposarsi e raggiungere i 25 anni di matrimonio): Capoterra, Elmas, Assemini e ora Decimomannu. Forse per questo ha una sua idea precisa: "Da quello che mi raccontano genitori e parenti, forse si stava meglio prima. Parlo dei rapporti tra persone. I social network ci stanno allontanando. C'è troppa virtualità".
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