"Prevediamo di distribuire il metano nell'Isola entro il primo semestre del 2020", assicura Giuseppe Deroma, amministratore delegato della Isgas.

La società, che porta l'aria propanata nelle case di 22mila sardi, vorrebbe realizzare un rigassificatore a Giorgino, a 400 metri dal Villaggio dei pescatori.

L'investimento è di 78 milioni di euro.

Sul progetto si sono espressi con preoccupazione gli abitanti di Giorgino, le associazioni ambientaliste, oltre ai vicini del Gruppo Grendi e al sindaco di Cagliari Massimo Zedda.

"La possibilità di incidenti è vicina allo zero. E una qualsiasi rottura accidentale dei serbatoi e dei tubi non può avere effetti all'esterno del perimetro del rigassificatore", spiega Giuseppe Delitala, ingegnere della società Cosin, a cui la Isgas ha affidato la progettazione dell'impianto.

I 18 serbatoi criogenici (dove il metano liquido avrà una temperatura di meno 160 gradi) saranno realizzati con una doppia camicia d'acciaio spessa 3,5 centimetri.

In mezzo, un "cuscinetto" sottovuoto controllato da sensori: in caso di una rottura interna, scatterebbe l'allarme.

La Isgas spera di ottenere tutte le autorizzazioni entro pochi mesi, per avviare i lavori nel 2019 e concluderli nel giro di un anno.
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