In prima linea contro gli stupri la Svezia promuove una nuova radicale legislazione sul tema per voce del vice ministro Isabella Lövin, sulla scia della campagna social #MeToo.

Dopo il passaggio in Parlamento bisognerà attendere il prossimo 1° luglio perché la modifica alla legge esistente e i due nuovi reati di "stupro colposo" e "abuso sessuale negligente" entrino in vigore, ma la strada intrapresa dalla Svezia potrebbe già spingere altri Paesi a fare altrettanto.

Alla base della "rivoluzione" legislativa c'è l'idea che se una persona non ha accettato esplicitamente un rapporto sessuale, ogni forma di coercizione a compierlo può esser considerata illegale e quindi passibile di azione giudiziaria.

Secondo la legge attualmente in vigore in Svezia il termine "stupro" copre una moltitudine di reati sessuali che possono o meno verificarsi sotto minaccia o in circostanze violente, ma sta all'accusa presentare prove al tribunale che dimostrino oltre ogni ragionevole dubbio che l'imputato ha commesso il crimine.

Con le modifiche proposte basterà invece presentare prove che dimostrino che l'atto sessuale non era consensuale perché gli imputati vengano perseguiti, senza spostare comunque l'onere della prova dalla vittima al presunto aggressore.

"Dovrebbe essere ovvio: il sesso dovrebbe essere volontario, se non è volontario, allora è illegale", ha commentato il primo ministro svedese Stefan Löfven in una conferenza stampa, ma l'incalzare della cronaca, l'esplosione del caso Weinstein e la mobilitazione internazionale seguita alla campagna #MeToo hanno spinto il governo svedese a dare un segnale forte ai propri cittadini e indirettamente al resto del mondo.

In gioco c'è la voglia di ribadire il sacrosanto concetto di rispetto dell'altro, e instillare soprattutto nelle nuove generazioni l'idea di piena reciprocità nella sfera dei rapporti interpersonali. Concetti ovvi secondo gli osservatori più critici, ma non abbastanza a giudicare dalla cronaca quotidiana, in Svezia come in tanti altri civilizzatissimi Paesi, dove questo tipo di reati ha registrato un'impennata preoccupante.

Nel pacchetto di leggi saranno poi comprese nuove norme sull'assistenza alle vittime, una stretta contro lo sfruttamento e il turismo sessuale e la tratta di esseri umani, oltre all'inasprimento delle pene per i colpevoli e alla schedatura elettronica degli autori di violenze domestiche.

(Unioneonline/b.m.)
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