"Una giornata storica". Commento condiviso dal governatore Francesco Pigliaru, dagli assessori regionali ad ambiente e industria Donatella Spano e Maria Grazia Piras e dai sindaci di Furtei, Guasila, Segariu e Serrenti Nicola Cau, Paola Casula, Andrea Fenu e Mauro Tiddia durante l'avvio ufficiale del progetto di bonifica dell'ex miniera d'oro di Furtei e di risanamento di un territorio devastato e pieno di veleni.

Un intervento corposo di 56 milioni di euro che la Regione ha affidato ad Igea. I lavori sono stati illustrati da Michele Caria amministratore unico di Igea e dal progettista Mario Cabriolu: "Saranno bonificati i bacini pieni di veleni, ma sarà anche realizzato un impianto per il trattamento e la depurazione delle acque inquinate e verranno messe a dimora migliaia di nuove piantine.

Un intervento atteso da troppo tempo da un territorio, che da un ventennio convive con veleni e negli ultimi anni con una vera bomba ecologica, la diga al cianuro. "Veglieremo sull'intervento", ha detto il sindaco di Furtei Nicola Cau. Con lui gli altri colleghi. Tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. Anche perché Regione e Igea hanno rassicurato: "I lavori partono oggi".

E ai primi cittadini che qualche mese fa avevano chiesto alla Regione di trovare le somme mancanti per il progetto, è arrivata un'altra rassicurazione del presidente Pigliaru: "Ci impegneremo per trovarli subito. Non iniziamo un progetto e poi lo lasciamo a metà, ma lo concluderemo".
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