Recep Tayyip Erdogan sfida apertamente Trump e Netanyahu.

Il presidente turco vuole infatti aprire l'ambasciata turca in Palestina a Gerusalemme Est, seguendo così la decisione dei Paesi dell'Organizzazione islamica che hanno dichiarato la parte orientale della città capitale dello Stato palestinese.

"Il riconoscimento è già avvenuto - ha puntualizzato Erdogan - ma non siamo stati in grado di aprirvi l'ambasciata perché Gerusalemme è ancora sotto occupazione".

Intanto, mentre le tensioni continuano - oggi da Gaza sono stati lanciati due razzi verso Israele, che hanno provocato danni, ma non vittime - si avvicina il voto del Consiglio di Sicurezza Onu.

Domani, 18 dicembre, sarà messa ai voti una bozza di risoluzione secondo cui le decisioni sullo status di Gerusalemme non hanno valore legale e devono essere revocate.

Un documento che, secondo i diplomatici, dovrebbe avere il sostegno di gran parte dei Paesi che siedono al tavolo. Ma anche il veto di Washington, che basterebbe a bloccarne l'approvazione.

(Unione Online/L)
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