Bosa ci butta una buona fetta di portafoglio. Nelle slot, dice il gruppo Gedi che ha acceso il termometro dell'azzardo, il capoluogo della Planargia non ha rivali.

IL "CASO BOSA" - Nel 2016 le 105 macchinette (3,2 ogni 1000 abitanti) più Gratta e vinci hanno "succhiato" quasi 8 milioni, pari a 976,8 euro a cranio con un aumento rispetto al 2015 di quasi il 12 per cento.

GLI ALTRI CENTRI - Dopo Bosa, Oristano a ruota con 893,76 euro di puntate a testa nelle 448 ricevitorie a fronte dei 906 euro dell'anno precedente su un numero pressoché uguale di locali autorizzati. Totale scommesse: 28,3 milioni di euro. Dopo Bosa e Oristano segue a stretto giro Cabras con 892,5 euro a testa per un totale di 8,18 milioni, Arborea con 819,4 euro a testa, Marrubiu 658,3 euro.

In coda Santa Giusta la "virtuosa" dove le 71 macchinette nel 2016 hanno macinato meno di un milione e mezzo di euro pari a 292 a testa.

La ludopatia aggredisce il 54 per cento dei disoccupati, il 17 dei pensionati, il 25 delle casalinghe.

Per la statistica in provincia solo dieci paesi non hanno una macchinetta: Albagiara, Allai, Baradili, Bidonì, Boroneddu, Pau, Sennariolo, Soddì, Sorradile, Villanova Truschedu.
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