Il Comune di Senorbì intende affidare la Casa di riposo comunale in concessione a una ditta privata per 20 anni.

"La ditta che risulterà vincitrice di un apposito bando dovrà realizzare l'adeguamento alle norme di sicurezza e la ristrutturazione della struttura. È evidente che i costi, molto rilevanti, verranno recuperati in 20 anni sulle rette mensili che pagano gli anziani ospiti", sostiene Luigi Conti, esponente della minoranza consiliare che, in aula, ha votato contro la delibera che prevede l'affidamento della struttura.

"Vent'anni sono un tempo molto lungo nel quale il Comune avrà le mani legate sul servizio - continua Conti - inoltre si espone al rischio delle incertezze riguardanti la stabilità dell'impresa in un periodo così a lunga scadenza".

Il consigliere di opposizione ricorda che "per adeguare e completare la Casa di riposo al fine di ospitare gli anziani totalmente non autosufficienti sono già stati spesi a più riprese rilevanti somme".

La preoccupazione è legata al fatto che, per recuperare i costi degli interventi ancora da realizzare, la ditta affidataria potrebbe essere costretta ad aumentare le rette per gli ospiti.

"Per evitare un tale scenario sarebbe preferibile seguire la via dell'intervento diretto comunale con un finanziamento regionale", conclude Luigi Conti.
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