L'hanno trovato dopo un paio di giorni di ricerche, nella campagna bagnata di Desulo. Il corpo straziato da un fatale colpo esploso dal fucile, scoperto vicino. La morte di Tito Lai, latitante per alcuni anni per sfuggire a una condanna per rapina, per qualche ora costellata di mistero, si è chiarita ieri sera una volta conclusi gli accertamenti dei carabinieri.

Il suicidio era da subito l'ipotesi prevalente, anche se lo scenario scoperto sotto "Punta norcià", sulla strada che porta a Girgini, ha lasciato aperta per qualche ora la pista dell'omicidio.

Tito Lai, 49 anni, aveva un passato turbolento e tanti guai con la Giustizia, soprattutto per rapine. Da qualche giorno non era tornato nella casa che condivideva con un fratello. Assenza che aveva creato apprensione tra i parenti. La famiglia, molto benvoluta a Desulo, si è mobilitata nelle ricerche. Ieri pomeriggio uno dei fratelli ha raggiunto quella campagna tanto impervia. Lì le ricerche hanno svelato la tragedia.

L'allarme ha mobilitato i carabinieri di Desulo e Tonara, coordinati dal maggiore Marco Pini. Hanno eseguito i rilievi, fondamentali per fugare ogni dubbio. In serata è arrivato il via libera del magistrato per restituire il corpo ai familiari. Tito Lai era stato arrestato nel 2008 dopo oltre tre anni di latitanza.

Aveva deciso di nascondersi tra i boschi per sfuggire a una condanna a oltre sei anni di carcere per la rapina compiuta nel 1995 a un market di Villaperuccio.
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