Ha poco più di 40 anni Norbert Ezechiele Feher, conosciuto come "Igor il russo", lo spietato criminale arrestato in Spagna, dopo una latitanza durata mesi.

Una storia criminale, la sua, che inizia nel suo Paese natale, la Serbia, da dove fugge, perché ricercato per violenza sessuale e rapina.

Nel 2005 arriva in Italia, stabilendosi nel Bolognese, dicendo di essere un ex soldato russo dell'Armata rossa (di qui il soprannome).

Ex militare, però, lo è davvero: esperto, rude e spietato.

In Emilia prova a fare l'operaio, per guadagnarsi da vivere onestamente.

Ma, niente da fare, ricomincia a delinquere: un'efferata rapina ai danni di un'anziana, Emma Santi, legata e imbavagliata durante una rapina (la salverà il figlio); e un'aggressione a un uomo in un casolare di Aguscello, Pier Luigi Tartari, ammazzato di botte.

Arrestato, viene rilasciato, con l'ordine di lasciare la Penisola.

Ma Igor-Norbert resta.

E ad aprile 2017 (ma non è escluso che possa essere responsabile di altri omicidi e aggressioni rimaste senza colpevole) entra in un bar di Budrio (Bologna) per fare razzia.

Qui spara e uccide Davide Fabbri, davanti alla moglie, per poi fuggire.

I Ris davanti al bar di Budrio
I Ris davanti al bar di Budrio
I Ris davanti al bar di Budrio

Inizia una caccia all'uomo che vede impegnati per settimane decine di uomini e mezzi delle forze dell'ordine. Ma Igor non si trova.

Durante la fuga lascia dietro di sé un altro cadavere, quello di Valerio Verri, guardia ecologica volontaria, che ha la sfortuna di incontrarlo sulla sua strada.

Scappa di nuovo, Igor-Norbert.

Si nasconde negli acquitrini della Pianura Padana, dorme nei casolari, si tiene lontano dai centri abitati.

È stato nell'esercito, sa come sfuggire al nemico. Forse qualcuno lo aiuta (ci sono degli indagati, farà chiarezza la magistratura), fatto sta che per polizia e carabinieri è un fantasma.

Gli investigatori, convinti che possa riuscire a lasciare il territorio nazionale, diramano il suo identikit alle polizie di tutta Europa.

Nel frattempo, lo spettro resta spettro.

Il luogo dell'arresto del killer
Il luogo dell'arresto del killer
Il luogo dell'arresto del killer

Ricompare alla fine dell'anno, nel nord della Spagna.

Due agenti della Guardia Civil lo riconoscono, cercano di fermarlo.

Ma il killer non gira mai disarmato. Ne ha addirittura tre di pistole.

Fa resistenza, apre il fuoco. I due poliziotti restano uccisi. Così un civile, altra malcapitata vittima della sua furia criminale.

Poi arrivano i rinforzi.

E Igor-Norbert Ezechiele Feher finisce in manette.

Fine della fuga, fine dell'incubo.

L'Italia è pronta a chiedere l'estradizione.

I famigliari delle vittime, però, non riescono a gioire come vorrebbero.

Sperano solo di poter ottenere, finalmente, per quanto possibile, giustizia.

(Unioneonline/l.f.)

L'ARRESTO:

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