Ci mancava anche questa: nella Sardegna sempre più isolata dal resto dell'Italia, dove comprare un biglietto aereo è più difficile di una vittoria alla lotteria, lo sciopero previsto per domani rischia di mandare al tappeto la continuità territoriale. Alitalia ha già eliminato sei voli, ma la lista potrebbe allungarsi all'ultimo minuto, visto che oltre alla protesta dei dipendenti delle compagnie aeree (tra queste anche Ryanair e Vueling) è in programma anche lo stop dei controllori di volo dell'Enav e di tutti i dipendenti del comparto aereo. Per ora è certo che salteranno quattro collegamenti tra Cagliari e Roma e due tra Cagliari e Milano.

IL PIANO STRAORDINARIO - Alitalia ha varato nei giorni scorsi un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri: "L'80 per cento riuscirà a volare nella stessa giornata del 15 dicembre", fanno sapere dalla compagnia, che farà partire "sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni". I passeggeri delle rotte eliminate, 77 in tutta Italia, potranno "cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto" fino al 22 dicembre.

VOLI GARANTITI - Per evitare che la situazione possa degenerare è intervenuto l'Enac. L'ente per l'aviazione civile ha inserito tra i servizi pubblici essenziali tre voli che riguardano la Sardegna. Si tratta dell'Olbia-Bologna di Meridiana, dell'Alghero-Bergamo e del Bologna-Alghero, entrambi di Ryanair. In più, dovranno essere rispettate le fasce di garanzia - dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 - in cui non potrà essere cancellato nessun collegamento.

LE LOW COST - A influire sull'andamento della giornata di sciopero sarà soprattutto la decisione delle compagnie low cost. Oltre ad Alitalia anche i dipendenti di Vueling e Ryanair hanno proclamato quattro ore di sciopero. A Cagliari il vettore spagnolo ha in programma per venerdì un collegamento con Barcellona, che per ora non è stato cancellato. Il calendario della low cost irlandese invece prevede voli verso sette aeroporti in Italia e in Europa (Bergamo, Bologna, Bruxelles, Catania, Francoforte, Pisa, Roma, Trapani e Treviso), ma al momento nessuna rotta è stata eliminata.

I POSTI IN PIÙ - Lo sciopero arriva a ridosso di una delle settimane più calde per i trasporti aerei sardi. Sono 110mila i posti messi in vendita sulle tratte della continuità territoriale solo a Cagliari e Alghero. Ma sono proprio questi due scali a soffrire di più l'ingorgo natalizio: per tornare nell'Isola da Milano a ridosso del 25 dicembre si può sperare solo nelle liste d'attesa. Il piano d'emergenza messo in campo dalla Regione e dalle compagnie aeree non è bastato. Alitalia nelle ultime ore ha programmato 18 nuovi voli e 10 sostituzioni di aereo per garantire una capienza maggiore. "L'incremento complessivo rispetto alle disponibilità ordinarie previste dal decreto di imposizione degli oneri di servizio sfiora ormai il 55 per cento", fanno sapere dall'assessorato regionale ai Trasporti. Le tabelle dicono che dovrebbero essere assicurati 70.836 posti tra Natale e l'Epifania, mentre ne sono stati aggiunti 38.685. Ai programmi decisi a fine novembre dal comitato di monitoraggio della continuità territoriale si è aggiunto un ulteriore 5 per cento. Intanto le trattative con la commissione per il nuovo bando sono alle battute finali. Nel giro di qualche giorno la Regione potrebbe presentare ufficialmente il nuovo modello di continuità, quella che accompagnerà i passeggeri sardi fino al 2022.

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