In un Paese civile se un aereo non parte per qualsiasi ragione lasciando a terra centinaia di passeggeri, la compagnia si scusa, informa e assiste i viaggiatori, li rassicura e fornisce voli alternativi nel più breve tempo possibile.

Ryanair no, ma questa non è una novità, come testimoniano le cronache.

"Ma quando protesti perché dopo ore di fila nessuno ti spiega che cosa ne sarà di te e ti vedi arrivare un gruppo di agenti armati di mitra e taser, la pistola elettrica, il sopruso rasenta l'intimidazione, l'aggressione", racconta incredulo e amareggiato Davide Cocco, imprenditore cagliaritano a Londra per un weekend con la moglie.

È successo domenica nell'aeroporto londinese di Stansted.

Il volo per Cagliari avrebbe dovuto decollare alle 14,30 di domenica ma è stato soppresso per neve.

GIORNATE DA INCUBO - L'annuncio Flight deleted compare qualche ora prima.

Da quel momento i passeggeri si mettono in coda davanti al Customer service di Ryanair per chiedere informazioni.

Dietro il banco c'è una sola persona. L'attesa è lunga e le notizie vaghe.

Davide Cocco e sua moglie faranno 16 ore di fila e il loro turno arriverà alle sette della mattina successiva dopo una notte di bivacco al freddo, senza cibo.

"C'erano bambini, disabili, donne con neonati, donne incinte. Abbiamo preso alcune sedie da un'altra zona per far sedere gli invalidi e gli anziani, sono tornati a prendercele in malo modo e quando abbiamo alzato la voce per protestare è arrivata la polizia armata. Siamo stati trattati come bestie".

TAXI E HOTEL NON ESISTONO - Tra i passeggeri c'è anche Gianluca Pavone Romano.

"Alle sei del mattino personale Ryanair ci assicura di fornirci un taxi e una prenotazione ad un albergo solo se prediamo il volo da loro proposto per tornare in Italia", scrive su Facebook.

"Ci mettono in lista d'attesa per il giorno successivo, martedì, ci comunicano che il taxi e l'hotel sono pagati da loro e ci danno un pezzo di carta che dovrebbe dimostrarlo. Ma alla società di taxi non risulta alcuna prenotazione e quando lo scopriamo chiamiamo l'albergo. Anche loro non avevano alcuna prenotazione. In sostanza per mandarci via ci hanno mentito", prosegue Pavone Romano.

"Torniamo al Customer service per chiedere giustificazioni ma non ci vogliono parlare e chiamano la polizia che si mette davanti e ci impedisce di comunicare.

Alle 8,30 abbiamo trovato un hotel in aeroporto, a spese nostre".

Ad alcuni Ryanair ha proposto di partire martedì, ad altri giovedì.

"Un ragazzo a cui hanno trovato un volo per giovedì ci ha detto che aveva solo 150 sterline in tasca ed avrebbe dormito per tre giorni in aeroporto perché con quei soldi si sarebbe potuto pagare giusto da mangiare", aggiunge Cocco.

Lui e la moglie si sono potuti permettere di spendere mille sterline, 400 per l'hotel e 600 per il volo, per salire su un aereo Easyjet che li ha riportati a Cagliari ieri alle 16,30 con due giorni di ritardo.

PROBLEMI A CUNEO - Ciò che è accaduto a Cuneo, in confronto, è nulla.

Il volo di Antonietta Marci, quartese, era previsto alle 12,15 ma è stato annullato, anch'esso per maltempo, pochi minuti prima dell'imbarco.

Anche lì nessuna informazione e nessun numero da chiamare, anche lì c'erano anziani, invalidi, mamme con figli piccoli e gente senza denaro.

"Nonostante la pista non fosse innevata l'hanno annullato", racconta.

"A ogni passeggero è stata proposta una soluzione diversa e alla fine molti di noi sono stati portati a Bergamo in autobus".

Il marito fa un'altra considerazione: "È questo ciò che ci dobbiamo aspettare da una compagnia che prende decine di milioni di euro dalla Regione sarda?".

VENERDÌ SCIOPERI - I piloti italiani di Ryanair hanno proclamato uno sciopero per venerdì prossimo, quelli irlandesi si asterranno dal lavoro il 20 mentre il sindacato tedesco Cockpit ha annunciato uno sciopero che potrà iniziare "in qualsiasi momento".

Ogni astensione si ripercuoterà su tutti i voli europei.

In Italia piloti e assistenti di volo rivendicano il diritto a una rappresentanza sindacale, oggi non riconosciuta dall'azienda.

"Chiediamo un contratto collettivo unico che regoli i rapporti di lavoro di tutti i piloti e assistenti di volo e il superamento delle disparità".

La compagnia ha minacciato sanzioni per chi sciopererà tra le quali, ha scritto in una lettera il capo del personale Eddie Wilson, "la perdita di futuri aumenti in busta paga".

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