"È indegno. Si dovrebbe intervenire. Non si possono prendere i vantaggi del mercato globale e non rispettare le regole".

Questo l'aspro commento del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in risposta alla lettera inviata da Ryanair ai piloti italiani.

Nella missiva la compagnia irlandese invita i dipendenti a non scioperare il 15 dicembre, giorno per il quale è stata indetta un'agitazione dei lavoratori di quattro ore per ottenere la firma del contratto collettivo di lavoro.

Se sciopereranno, potrebbero incorrere in sanzioni da parte dell'azienda, tra cui "la perdita di futuri aumenti in busta paga secondo l’accordo", "trasferimenti o promozioni".

"Per favore continuate a lavorare secondo i vostri turni già previsti", conclude il capo del personale Eddie Wilson, che ha firmato la nota.

La low cost era già finita nella bufera per aver cancellato migliaia di voli fino a marzo 2018, anche in Sardegna, a causa di una errata organizzazione degli orari di riposo.

POLETTI: "FATTO GRAVISSIMO" - "È una cosa gravissima, credo che le autorità che hanno competenze debbano fare la parte che compete loro". Con queste parole il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti ha commentato la lettera di Ryanair al personale di volo italiano. "A noi compete il controllo dei contratti e delle leggi riferite al lavoro", ha aggiunto, sottolineando che "il diritto di sciopero è garantito dalla legge".

IL GARANTE DEGLI SCIOPERI: "DICHIARAZIONI INCOSTITUZIONALI" - Sulla vicenda è intervenuto anche Giuseppe Santoro Passarelli, Presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi: "La dichiarazione dell'AD di Ryanair appare non conforme ai principi del nostro Ordinamento, nel quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale", ha fatto sapere in una nota.

"Val la pena ricordare - si legge ancora nel documento - che, limitatamente ai servizi che la Compagnia irlandese svolge in Italia, l'Autorità di garanzia ha ritenuto l'applicabilità della legge 146/1990, riservandosi la possibilità di intervenire in caso di grave pregiudizio nei confronti degli utenti, a seguito di scioperi effettuati sul territorio nazionale".

(Redazione Online/D-F)

LA LETTERA:

I VOLI CANCELLATI:

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