Utilizzo improprio delle auto di servizio, anomalie nelle missioni e nelle trasferte retribuite, assenze non giustificate durante l'orario di servizio: sono queste le contestazioni mosse al comandante della Polizia locale di Arzachena, Andrea Becciu, al quale, stamattina, è stato notificato un provvedimento del gip di Tempio che gli impone l'obbligo di firma.

Stando alle ipotesi del pm Gianluigi Dettori, Becciu, tra il 15 agosto e il 24 ottobre di quest'anno, ha utilizzato alcune auto del Comune per attività che esulano dalle sue funzioni.

Ma le indagini sono ancora in corso, il comandante della Guardia di Finanza di Olbia, il maggiore Marco Salvagno, ha coordinando le perquisizioni degli uffici, i militari delle Fiamme Gialle hanno interrogando diverse persone.

Il gip del Tribunale di Tempio, nella sua ordinanza, evidenzia l'assenza di presupposti per la grave accusa di peculato.

Secondo il giudice, non ci sono elementi per attribuire a Becciu la responsabilità di aver sottratto del materiale destinato al personale della Polizia locale.

Ora partirà il provvedimento di sospensione del comandante.

A quanto pare, il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, aveva richiamato il dirigente per alcune situazioni anomale rilevate la scorsa estate.

Andrea Becciu è difeso dagli avvocati Danilo Mattana ed Elias Vacca.

Fermo immagine dal video della GdF
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GLI ACCERTAMENTI - Dalle perquisizioni sarebbero emersi nuovi elementi subito segnalati al magistrato della Procura di Tempio, titolare dell'inchiesta.

A Becciu viene contestato (per citare alcuni degli episodi indicati negli atti) di avere portato una sua motocicletta a Cagliari, caricata sul cassone del pick up del Comune e destinata alla vendita.

Inoltre, il comandante della Polizia locale viene accusato di non avere proceduto contro due agenti che il 17 ottobre di quest'anno, dopo avere rilevato che un automezzo era privo di copertura assicurativa, non formalizzarono le contestazioni all'automobilista fermato.

Le perquisizioni, riguardo alla presunta truffa aggravata, avrebbero portato nuovi riscontri per l'accusa.

Riguardo invece al peculato (la Guardia di finanza indaga sulla disponibilità e utilizzo di indumenti, sciabole di rappresentanza e altro materiale acquistato dal Comune) le attività hanno dato esito negativo: nella casa di Becciu, ad Alghero, non è stato trovato niente.

I difensori, Vacca e Mattana, hanno acquisito i primi atti.

Nel frattempo c'è una dichiarazione del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda: "Prendo atto della vicenda e auspico una celere risoluzione che chiarisca la posizione del nostro funzionario a garanzia e tutela del ruolo e dell’operato del Comando di Polizia Locale di Arzachena, servizio fondamentale per il territorio e i cittadini. Trasparenza e correttezza sono elementi imprescindibili per chiunque lavori in questo Ente e lo amministri. Giustizia e rispetto delle istituzioni vanno al primo posto. Confido nel lavoro della magistratura".

Andrea Busia

LE INDAGINI:

IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

IL VIDEO DELLA GUARDIA DI FINANZA DI SASSARI:

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