Sono passati 5 anni, era il 12 dicembre 2012, da quando Papa Francesco ha iniziato a inviare i suoi "cinguettii" su Twitter e ora ha più di 40 milioni di follower, ai quali si aggiungono gli oltre 5 milioni di quelli su Instagram.

I suoi post vengono pubblicati in nove lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco, arabo e latino).

Il Santo Padre, ha spiegato monsignor Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della segreteria del Vaticano, "non ci 'gioca', non ha familiarità con queste nuove tecnologie, però è molto interessato, vuole vedere e vuole essere aggiornato", ha raccontato a Radio Vaticana.

"Da evangelizzatore - ha aggiunto il prelato di origine sarda - lui è il primo missionario nel mondo e quindi per lui tutti gli strumenti che possono portare la sua parola evangelizzatrice vanno bene. Oggi, il tweet è uno strumento indispensabile, unico: non può farne a meno".

(Redazione Online/s.s.)
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