Ancora alta tensione in Medioriente per la decisione di Donald Trump di trasferire l'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, di fatto riconoscendo la Città Santa come capitale di Israele.

Sul piano diplomatico il provvedimento è stato commentato oggi dal premier Benjamin Netanyahu, in visita da uno dei principali oppositori della misura, il presidente francese Emmanuel Macron.

"L'unica soluzione conforme al diritto internazionale - ha detto all'Eliseo Macron - è quella di consentire l'istituzione di due Stati che vivono fianco a fianco in pace e questo può essere ottenuto con un negoziato".

"Le recenti dichiarazioni di Trump - ha aggiunto - secondo la Francia sono contrarie al diritto internazionale e minacciano la pace".

"Sono contento di essere qui a Parigi - la risposta di Netanyahu - che è la capitale della Francia, come Gerusalemme è la capitale di Israele".

"Noi dobbiamo dare alla pace una possibilità, aprendo una nuova strada ai negoziati. E per la pace, non solo dobbiamo riconoscere la realtà, ma anche porre fine alle aggressioni", ha concluso.

UNA GUARDIA UCCISA - Intanto una guardia di sicurezza israeliana è stata accoltellata e ferita gravemente da un uomo davanti alla stazione centrale dei bus a Gerusalemme. Lo riferisce la polizia israeliana, che definisce l'aggressore un "terrorista".

Il responsabile, un palestinese di 24 anni residente in Cisgiordania, ha accoltellato la guardia ed è poi fuggito, ma è stato inseguito e arrestato da un poliziotto che si trovava vicino.

Il 25enne ferito non sarebbe in pericolo di vita.

SCONTRI A BEIRUT - Sono in corso, da questa mattina, scontri a Beirut, la capitale del Libano. Le proteste si sono concentrate davanti alla sede dell'ambasciata Usa. Sono stati lanciati gas lacrimogeni e utilizzati cannoni ad acqua dalle forze dell'ordine per disperdere i manifestanti.

LEGA ARABA - Intanto il segretario generale della Lega araba, Ahmed Abulgueit, ha ripudiato la decisione del presidente Usa di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele, chiedendo a tutti i Paesi di non spostare le loro ambasciate in quella città, che disconoscano la mossa della Casa Bianca, e che riconoscano la Palestina come Stato.

PALESTINESI FERITI - Sono centinaia i palestinesi feriti in nuovi scontri con le forze israeliane.

Ieri il bilancio parlava di almeno quattro morti, due dei quali nel corso di un raid aereo israeliano contro postazioni di Hamas a Gaza, da dove è partito un razzo diretto verso il territorio dello Stato ebraico.

(Redazione Online/m.c.-D)

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